Terni: La Casa del Combattente obbedisce alla legge dell'Amore



La Società Terni per l'Industria e l' Elettricità, con atto del 17 gennaio del 1938 a rogito del Notaio Federici, donò alla Federazione Provinciale dei Combattenti di Terni un terreno seminativo al Vocabolo Fiori di 747,90 mq. La donazione fu fatta e accettata alla espressa condizione che il terreno venisse adibito unicamente per la costruzione della Casa del Combattente e del Mutilato. La Federazione Combattenti di Terni e la sezione dell'Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra di Terni costruirono a proprie spese la Casa del Combattente. Il 4 giugno del 1940 nel gabinetto del Presidente della Provincia di Terni si dettero appuntamento, di fronte al notaio Ernesto Talamanca, il professor Ascanio Marchini in qualita' di Presidente della Federazione provinciale combattenti di Terni e il marchese Mario Chiavari nella sua qualità di presidente dell'Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra. Le due associazioni erano pervenute nella determinazione di ripartire tra loro la proprietà e quindi l'uso dell'immobile. Infatti sebbene l'intestazione del terreno donato sia stata eseguita a favore della Federazione Combattenti, che ha accettato la donazione, la proprietà dell'immobile costruito è comune alle due associazioni.
La decisione fu preceduta da una delibera del Direttorio della Associazione Nazionale Combattenti, il presidente nazionale Amilcare Rossi scriveva nella delega al Marchini:
 " concedo al prefato procuratore ogni più ampia facoltà, nessuna esclusa ed eccettuata fino al buon esito dell' incarico fin da ora avendo rato il di lui operato". Mentre il presidente dell'Anmig aveva la delega del Commissario del Governo dell'Associazione Nazionale Carlo Delcroix.


Galleria fotografica La Casa del Combattente 2013


Ingresso



ingresso

facciata laterale

facciata

interno

il retro

le scalinate

ingresso

Commenti

  1. Incontrata per caso questa favolosa Palazzina ha stimolato in me il desiderio di entrare.
    "La Casa del Combattente" sul suo ingresso principale preannuncia un senso di profondo orgoglio ed onore nel salire la bianca scalinata.
    Domani 22 febbraio 2019 entrerò per visitarla, sicuro di alimentare il mio amore per la nostra bella Italia.

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