Il ricordo di Francesco Cecchin "non rispetta gli standard della comunità di Facebook".


Per chi non lo conoscesse Francesco Cecchin era un giovane militante del Fronte della Gioventù. Nella notte tra il 28 e 29 maggio 1979, dopo essere stato inseguito da due persone arrivate in zona a bordo di una Fiat 850 bianca, fu trovato gravemente ferito in un cortile condominiale del quartiere Trieste di Roma, dopo essere stato percosso e scaraventato, tramortito, oltre un parapetto. Cecchin morì il 16 giugno 1979 dopo diciannove giorni di coma. Ad oggi nessun colpevole è stato assicurato alla Giustizia, anche grazie alle lacunose indagini effettuate all'ora, come descritto nella sentenza della Corte di Assise di Roma del 23 gennaio 1981, che testualmente afferma:
« È convinzione della Corte che, nel caso di specie, non si sia trattato di omicidio preterintenzionale, ma di vero e proprio omicidio volontario. »

Un vecchio post sul mio profilo personale  del 16 giugno 2011, lo vedete nella foto, evidentemente segnalato all'attenzione dell'amministrazione del social network, è stato valutato come irrispettoso degli standard della comunità di Facebook.   
Quali standard, mi sono chiesto? Nessuno di quelli contenuti nella informativa sulla policy del Social, così come pubblicata. Ho quindi inviato una nota e chiesto che il post venisse ripristinato. Un vecchio manifesto che ricordava la fine tragica di questo ragazzo, una frase, un'aquila, una spada, una croce, niente che possa violare i cosiddetti "standard della comunità di Facebook".  
 Cosa succede quando un contenuto su Facebook viene segnalato dagli utenti ai responsabili del social network.  Quando un post, o una fotografia, viene denunciato come inappropriato?  Chi decide se hai violato oppure no gli standard della community?  Se il tuo contenuto sia conforme lo decidono a Menlo Park, Dublino, Austin,  e Hyderabad (India). Una grave dose di lavoro, che può portare a commettere degli errori.  I team predisposti da Facebook sono quattro, ognuno con una area di interesse ben definito: pornografia e spam; sicurezza(vandalismo, violenza grafica, stupefacenti, minacce ritenute credibili); molestie e incitamento all'odio. Infine l'Access Team, la squadra che si occupa di hacker, cracker e account fasulli.
Non mi sembra che il contenuto di cui stiamo trattando, in alcun modo, possa rientrare nei casi d'interesse di questi quattro team tematici.
I quattro dipartimenti  devono verificare che che i contenuti segnalati siano reali violazioni delle policy interne, ma anche dello Statement of Rights and Responsibilities o degli standard adottati dalla comunità social. Il Support Team di Facebook deve così avvisare i singoli soggetti, che possono rivolgersi ad una seconda squadra di tecnici per presentare eventuale ricorso. Questo ultimo passaggio risulta piuttosto lacunoso.Quando  i contenuti  poi contrastino norme di legge le informazioni utili per la prevenzione di crimini saranno condivise con i vari dipartimenti di polizia. O su specifico ordine firmato da un giudice.
Infine  occorre chiedersi  in quale  modo questo post, in ricordo di un giovane, che per la giustizia italiana è stata la vittima di un omicidio volontario (repetita iuvant), può essere interpretato come non rispettoso degli standard di una comunità, la quale afferma di  essere dalla parte delle vittime di violenza ed invece ne elimina  il ricordo. Chissà se ad Hyderabad o ad Austin saranno in grado di rispondere? 
  

 






San Pietroburgo la città amata da Puskin e da Putin

 



In tutta la Russia il presidente Putin è ormai un brand, lo è soprattutto a San Pietroburgo, la città in cui è nato, ha studiato e che conosce bene anche sul piano amministrativo. Putin è stato infatti uno dei maggiori collaboratori  di Anatoli Sobciak, sindaco di Leningrado, protagonista nella sua guida della città della realizzazione  di un programma di riforme radicali nel campo politico ed economico. E' Sobciak il promotore del referendum per restituire alla città il nome di San Pietroburgo.  Durante questo periodo Putin introduce la borsa valutaria, apre le aziende cittadine ai capitali tedeschi, cura ulteriori privatizzazioni delle ormai inservibili strutture economiche sovietiche, e diventa vice-sindaco. La città sul mar Baltico ha sicuramente una vocazione turistica e culturale,  la sua costruzione è il frutto del genio dell'architettura europea.  Architetti italiani, tedeschi e francesi collaborarono con colleghi russi pieni di talento per produrre quella che l’Encyclopædia Britannica definisce “una delle più splendide e armoniose città d’Europa”. Ospita l'Hermitage, il museo più grande del mondo, forse il più bello, è stato calcolato che se si dedicasse un minuto a ciascun oggetto esposto nelle centinaia di sale, ci vorrebbero anni per completare il giro.  Nel  Teatro Mariinskij ci si può sedere sotto splendidi lampadari di cristallo, circondati da pareti scintillanti, la cui doratura richiese quasi 400 chili di oro. In questo ambiente si può assistere ad alcuni dei più bei balletti del mondo. Oltre due milioni di persone al giorno prendono la metropolitana per spostarsi tra le oltre 50 stazioni, distribuite su un percorso di quasi cento chilometri. Quello di San Pietroburgo è il distretto amministrativo più grande di Europa, un terzo della popolazione della Russia vive qui. La finestra della Russia sull' Europa, ma anche sul corridoio nordico che per secoli ha visto interagire Danesi, Svedesi, Tedeschi e Russi.  San Pietroburgo è sicuramente una città amata, da sempre,  così scriveva Aleksander Puskin: “T’amo, creatura di Pietro, / amo il tuo grave ed armonioso aspetto, / il regale corso della Neva, / delle sue rive il granito”.  Oggi amata soprattutto da Putin, che da nuovo impulso al ruolo storico della città, ma anche dai suoi cittadini, a giudicare dalla pulizia delle sue strade e dagli spazi verdi ben curati.  Città sicura per i turisti che vi si recano, oggi soprattutto cinesi, brasiliani, iraniani. Visto anche le incomprensibili politiche adottate dai paesi dell'occidente americanizzato,  aderenti alle Ue, che hanno intrapreso sanzioni economiche nei confronti della Federazione Russa, provocando contro misure. Tali politiche  producono danni economici ingenti alle economie dei paesi di tutta l'area Ue, in settori importanti della loro produzione. Questa situazione, generata da decisioni incoerenti con gli interessi continentali, ha provocato una situazione tale che la Russia, in coerenza con le sue relazioni internazionali, ha facilitato  l'ingresso per alcuni paesi, mentre un visto d'ingresso rimane necessario da e per i paesi europei. Da questo mese inoltre, entrando in vigore il nuovo regolamento dell'Unione Europea, i cittadini Russi dovranno depositare anche le loro impronte digitali, al momento della richiesta di visto. Se una buona parte del turismo russo si è spostato dalla Versilia alle spiagge di Antalya   è perché non c'è richiesta di visto tra Russia e Turchia. 
 
L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia.
Fëdor Dostoevskij