Alcuni gruppi di miliziani hanno cominciato a formarsi nelle città di confine dei paesi dell'Europa centro orientale.
Più di un milione di persone già agiscono contro i tentativi da parte dei clandestini di entrare illegalmente nell'Unione europea. Tali associazioni esistono nella Repubblica Ceca, Spagna, Germania e Slovacchia. In Bulgaria, i gruppi paramilitari riuniscono più di 50 000 persone. Questa informazione è stata confermata dai politici in diversi paesi dell'Europa centro orientale in base alle notizie della agenzia Izvestia. Nel frattempo, la politica UE favorisce in tutti i modi la sostituzione etnica dei cittadini europei, stati come l'Italia, dove si è costituita una grande alleanza tra ONG e organizzazioni criminali, ha addirittura messo a disposizione la Marina Militare, è in Italia dove si riscontra la situazione peggiore, dove si registra l'85% di entrate di clandestini su tutto il territorio della UE.
La politica migratoria dell'UE, e le insensate politiche di guerra degli Stati Uniti nel Medio Oriente hanno peggiorato la situazione dei paesi "buffer" dell'Unione. Così l'Ungheria, la Bulgaria e altri paesi dell'Europa centro orientale sentono crescere maggiormente la pressione della immigrazione clandestina. La gente di questi paesi in questione, è costretta a contrastare questo fenomeno devastante, che vede collusi grandi gruppi finanziari, organizzazioni criminale, e il governo UE, CON le proprie forze formando milizie volontarie popolari. In alcuni paesi, come la Bulgaria, questa pratica ha già raggiunto il livello statale: pattuglie volontarie hanno armi non letali (gas lacrimogeni, sfollagente).
La Bulgaria è al crocevia di importanti vie della sostituzione etnica, questo sta creando tensioni sociali tra i suoi cittadini. Gli attivisti hanno creato un'organizzazione Shipka il cui obiettivo dichiarato di garantire la sicurezza del Paese contro il flusso di immigrati clandestini. L'organizzazione in questione ha annunciato l'esistenza di una rete di organizzazioni europee simili finalizzata alla cooperazione..
La causa della comparsa di milizie popolari è l'incapacità dei paesi dell'UE di rispondere adeguatamente alla crisi migratoria e controllare l'ondata di clandestini., anzi al contrario, di adottare misure che la finaziano e la incoraggiano. Per due anni i politici europei non riescono a trovare una soluzione per la fase acuta della crisi migrazione nella UE. La linea adottata dal Cancelliere tedesco Angela Merkel, che promuove la massima apertura delle frontiere ai profughi da paesi europei, è un fiasco. Sempre più politici europei accusano Bruxelles la politica miope vis-a-vis per il Medio Oriente - che è appunto il nocciolo del problema dei migranti secondo loro. L'assenza di una politica comune nel settore spinge i popoli dell'Europa centro orientale a lottare per se stessi nell'affrontare questo grave problema.