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Terni: disperata Villa Palma

La Villa nel 1930


 Documento esclusivo

In località Palmetta, nelle immediate vicinanze di Terni, sorgeva la cinquecentesca Villa Palma, molto importante per antichità e per il suo autore: Antonio Sangallo il Giovane. Villa Palma fu realizzata sotto commissione della famiglia Spada subito dopo l’esecuzione del palazzo cittadino, come residenza estiva. Il complesso comprende il palazzo padronale e due edifici laterali più bassi. L’edificio principale è di pianta rettangolare, elevato su tre piani e concluso, alle estremità da due torrette gemelle.
La parte centrale del fronte è caratterizzata da arcate tripartite, aperte al piano terra e tamponate ai due piani superiori con finestra rettangolare al centro. Gli altri prospetti sono composti in modo diverso tra loro: a tre assi di aperture con portone al centro il fianco e a quattro assi di aperture senza ingresso al centro, il retro. Tutti i prospetti sono armonizzati da doppie fasce marcapiano e paraste. Il palazzo è concluso da cornicione a mensole che si ripete per tre volte sulle torrette. All’interno il palazzo ha un’ interessante scala ad emiciclo decorata da nicchie e statue. Il piano nobile è ricco di sale di rappresentanza affrescate e alcune riaffrescate nel XIX secolo da Antonio Calcagnadoro, artista locale.

Al palazzo si affiancano, come ali, due edifici bassi, stretti e lunghi formando con il corpo della villa una forma ad "U". Questi, inizialmente loggiati, ospitavano la casa del custode ad oriente, le cucine, i magazzini la limonaia e la cappella, ad occidente. L’ala con la cappella ha una larghezza maggiore rispetto all’altra e racchiude un piccolo cortile interno. La cappella ha accesso dall’esterno, ha una facciata tripartita da lesene con portoncino ad arco e piccole finestre quadrate ai lati. In sommità , si aggiunge un fastigio tripartito con cimasa mistilinea e timpano centrale.

All’interno della "U" formata dagli edifici, in passato si sviluppava il giardino all’italiana, disposto su due livelli collegati da due scalinate semicircolari simmetriche. Il primo ripiano era ornato da aiuole di bosso e varietà floreali, il secondo da vasche e fontane. Tra le essenze arboree spiccano grandi palme che probabilmente hanno dato il nome al complesso. Sul retro esisteva un altro giardino più semplice, a forma semicircolare, incorniciato da grandi alberature che proseguono nei due monumentali viali d’accesso di cipressi e alloro. Ai margini del giardino all’italiana, si estende per due ettari il parco costituito per lo più da lecci

Passata da una famiglia nobile all’altra, Villa Palma attualmente è di proprietà del Comune di Terni e versa in condizioni disperate.