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Della morte dignitosa

Giuseppe Di Matteo

 "Io ho detto al bambino di mettersi in un angolo, cioè vicino al letto, quasi ai piedi del letto, con le braccia alzate e con la faccia al muro. Allora il bambino, per come io ho detto, si è messo faccia al muro. Io ci sono andato da dietro e ci ho messo la corda al collo. Tirandolo con uno sbalzo forte, me lo sono tirato indietro e l’ho appoggiato a terra. Enzo Brusca si è messo sopra le braccia inchiodandolo in questa maniera (incrocia le braccia) e Monticciolo si è messo sulle gambe del bambino per evitare che si muoveva. Nel momento della aggressione che io ho butttato il bambino e Monticciolo si stava già avviando per tenere le gambe, gli dice ‘mi dispiace’ rivolto al bambino ‘tuo papà ha fatto il cornuto’ .
Il bambino non ha capito niente, perché non se l’aspettava, non si aspettava niente e poi il bambino ormai non era… come voglio dire, non aveva la reazione di un bambino, sembrava molle… anche se non ci mancava mangiare, non ci mancava niente, ma sicuramente la mancanza di libertà, il bambino diciamo era molto molle, era tenero, sembrava fatto di burro… cioè questo, il bambino penso non ha capito niente. Sto morendo, penso non l’abbia neanche capito. Il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione, uno solo e lento, ha fatto solo questo e non si è mosso più, solo gli occhi, cioè girava gli occhi.
Io ho spogliato il bambino e il bambino era urinato e si era fatto anche addosso dalla paura di quello che abbia potuto capire o è un fatto naturale perché è gonfiato il bambino. Dopo averlo spogliato, ci abbiamo tolto, aveva un orologio da polso e tutto, abbiamo versato l’acido nel fusto e abbiamo preso il bambino. Io ho preso il bambino. Io l’ho preso per i piedi e Monticciolo e Brusca l’hanno preso per un braccio l’uno così l’abbiamo messo nell’acido e ce ne siamo andati sopra.
Io ci sono andato giù, sono andato a vedere lì e del bambino c’era solo un pezzo di gamba e una parte della schiena, perché io ho cercato di mescolare e ho visto che c’era solo un pezzo di gamba… e una parte… però era un attimo perché sono andato… uscito perché lì dentro la puzza dell’acido era… cioè si soffocava lì dentro. Poi siamo andati tutti a dormire".
 TOTÒ RIINA

Un milione di Europei formano un'armata popolare per arginare l'invasione migratoria





Alcuni gruppi di miliziani hanno cominciato a formarsi nelle città di confine dei paesi dell'Europa centro orientale.

Più di un milione di persone  già agiscono contro i tentativi da parte dei clandestini di entrare illegalmente nell'Unione europea. Tali associazioni esistono nella Repubblica Ceca, Spagna, Germania e Slovacchia. In Bulgaria, i gruppi paramilitari riuniscono  più di 50 000 persone. Questa informazione è stata confermata dai politici in diversi paesi dell'Europa centro orientale in base alle notizie della agenzia Izvestia. Nel frattempo, la politica UE favorisce in tutti i modi la sostituzione etnica dei cittadini europei, stati come l'Italia, dove si è costituita una grande alleanza tra ONG e organizzazioni criminali, ha addirittura messo a disposizione la Marina Militare, è in Italia dove si riscontra la situazione peggiore, dove si registra l'85% di entrate di clandestini su tutto il territorio della UE. 


La politica migratoria dell'UE, e le insensate politiche di guerra degli Stati Uniti nel Medio Oriente hanno peggiorato la situazione dei paesi "buffer" dell'Unione. Così l'Ungheria, la Bulgaria e altri paesi dell'Europa centro orientale  sentono crescere   maggiormente la pressione della  immigrazione  clandestina. La gente di questi paesi in questione, è costretta a contrastare  questo  fenomeno devastante, che vede collusi grandi gruppi finanziari, organizzazioni criminale, e il governo UE, CON  le proprie forze formando milizie volontarie popolari. In alcuni paesi, come la Bulgaria, questa pratica ha già raggiunto il livello statale: pattuglie volontarie hanno armi non letali (gas lacrimogeni, sfollagente).
La Bulgaria è al crocevia di importanti vie della sostituzione etnica, questo sta creando tensioni sociali tra i suoi cittadini. Gli attivisti hanno creato un'organizzazione Shipka il cui obiettivo dichiarato di garantire la sicurezza del Paese contro il flusso di immigrati clandestini. L'organizzazione in questione ha annunciato l'esistenza di una rete di organizzazioni europee simili finalizzata alla cooperazione..

La causa della comparsa di milizie popolari è l'incapacità dei paesi dell'UE di rispondere adeguatamente alla crisi migratoria e controllare l'ondata di clandestini., anzi al contrario, di adottare misure che la finaziano e la incoraggiano. Per due anni  i politici europei non riescono a trovare una soluzione per la fase acuta della crisi migrazione nella UE. La linea adottata dal Cancelliere tedesco Angela Merkel, che promuove la massima apertura delle frontiere ai profughi da paesi europei, è un fiasco. Sempre più politici europei accusano Bruxelles la politica miope vis-a-vis per il Medio Oriente - che è appunto il nocciolo del problema dei migranti secondo loro. L'assenza di una politica comune nel settore spinge i popoli dell'Europa centro orientale a lottare per  se stessi nell'affrontare questo grave problema.