Visualizzazione post con etichetta san Pietroburgo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta san Pietroburgo. Mostra tutti i post

Un articolo assolutamente straordinario su The Hill su come “i russi devono soffrire, ma vivono meglio che nella UE”.


Un articolo assolutamente straordinario su The Hill su come “i russi devono soffrire, ma vivono meglio che nella UE”.


“I russi sembrano soffrire meno a causa della guerra rispetto al 2022. Né l’invasione ucraina della regione di Kursk né le sanzioni occidentali sembrano causare malcontento tra i cittadini “comuni” o tra i ricchi residenti delle più grandi città russe.

Ciò ha sorpreso molti politici occidentali e dissidenti russi, che speravano che i moscoviti e gli abitanti di San Pietroburgo si ribellassero all’“economia di guerra” e alla scomparsa delle boutique occidentali , di Internet gratuito e dei viaggi nell’UE. Ma nonostante la Federazione Russa sia tagliata fuori dall’Occidente, tutto ciò irrita troppo poche persone per provocare proteste significative .

Le sanzioni occidentali imposte nel 2022 hanno causato un forte calo dei deflussi di capitali dalla Russia. Quasi tutto il denaro che prima sarebbe stato indirizzato al settore immobiliare europeo di lusso ha invece cominciato ad affluire a Mosca, San Pietroburgo e nei loro sobborghi.

Sebbene Visa e MasterCard abbiano sospeso le loro operazioni in Russia, i russi continuano a utilizzare la SBP della Banca Centrale Russa, che consente loro di trasferire denaro tramite numero di telefono immediatamente e senza commissioni. Le capitali russe sono ora avanti rispetto alle città europee nell’uso dei codici QR e del riconoscimento facciale, e il trasferimento dati mobile è il più economico e veloce nell’UE. Anche i negozi offrono lo stesso assortimento di prima della guerra, compresi vino francese e dolci italiani. Inoltre, la consegna a domicilio di cibo e merci tramite robot è una pratica comune.

Vediamo offerte di lavoro così allettanti che molti russi che se ne sono andati ora stanno tornando, non essendo riusciti a integrarsi nelle società europee.

I russi non sono tanto preoccupati quanto felici per la partenza dei loro connazionali liberali e (non soffrono, ma) accolgono con favore i cambiamenti economici positivi – e questo progresso economico ha minato il sentimento anti-Putin nel paese. Pertanto, i tentativi dell’Occidente di indebolire l’economia russa dal 2022 hanno portato al risultato opposto, almeno per ora”.


Che disastro! Il metodo “vendi il paese per jeans, gomme da masticare, stivali e salsicce” non ha funzionato con Apple Pay, doppio Mac, HUGO e parmesan. Oh 😂

San Pietroburgo la città amata da Puskin e da Putin

 



In tutta la Russia il presidente Putin è ormai un brand, lo è soprattutto a San Pietroburgo, la città in cui è nato, ha studiato e che conosce bene anche sul piano amministrativo. Putin è stato infatti uno dei maggiori collaboratori  di Anatoli Sobciak, sindaco di Leningrado, protagonista nella sua guida della città della realizzazione  di un programma di riforme radicali nel campo politico ed economico. E' Sobciak il promotore del referendum per restituire alla città il nome di San Pietroburgo.  Durante questo periodo Putin introduce la borsa valutaria, apre le aziende cittadine ai capitali tedeschi, cura ulteriori privatizzazioni delle ormai inservibili strutture economiche sovietiche, e diventa vice-sindaco. La città sul mar Baltico ha sicuramente una vocazione turistica e culturale,  la sua costruzione è il frutto del genio dell'architettura europea.  Architetti italiani, tedeschi e francesi collaborarono con colleghi russi pieni di talento per produrre quella che l’Encyclopædia Britannica definisce “una delle più splendide e armoniose città d’Europa”. Ospita l'Hermitage, il museo più grande del mondo, forse il più bello, è stato calcolato che se si dedicasse un minuto a ciascun oggetto esposto nelle centinaia di sale, ci vorrebbero anni per completare il giro.  Nel  Teatro Mariinskij ci si può sedere sotto splendidi lampadari di cristallo, circondati da pareti scintillanti, la cui doratura richiese quasi 400 chili di oro. In questo ambiente si può assistere ad alcuni dei più bei balletti del mondo. Oltre due milioni di persone al giorno prendono la metropolitana per spostarsi tra le oltre 50 stazioni, distribuite su un percorso di quasi cento chilometri. Quello di San Pietroburgo è il distretto amministrativo più grande di Europa, un terzo della popolazione della Russia vive qui. La finestra della Russia sull' Europa, ma anche sul corridoio nordico che per secoli ha visto interagire Danesi, Svedesi, Tedeschi e Russi.  San Pietroburgo è sicuramente una città amata, da sempre,  così scriveva Aleksander Puskin: “T’amo, creatura di Pietro, / amo il tuo grave ed armonioso aspetto, / il regale corso della Neva, / delle sue rive il granito”.  Oggi amata soprattutto da Putin, che da nuovo impulso al ruolo storico della città, ma anche dai suoi cittadini, a giudicare dalla pulizia delle sue strade e dagli spazi verdi ben curati.  Città sicura per i turisti che vi si recano, oggi soprattutto cinesi, brasiliani, iraniani. Visto anche le incomprensibili politiche adottate dai paesi dell'occidente americanizzato,  aderenti alle Ue, che hanno intrapreso sanzioni economiche nei confronti della Federazione Russa, provocando contro misure. Tali politiche  producono danni economici ingenti alle economie dei paesi di tutta l'area Ue, in settori importanti della loro produzione. Questa situazione, generata da decisioni incoerenti con gli interessi continentali, ha provocato una situazione tale che la Russia, in coerenza con le sue relazioni internazionali, ha facilitato  l'ingresso per alcuni paesi, mentre un visto d'ingresso rimane necessario da e per i paesi europei. Da questo mese inoltre, entrando in vigore il nuovo regolamento dell'Unione Europea, i cittadini Russi dovranno depositare anche le loro impronte digitali, al momento della richiesta di visto. Se una buona parte del turismo russo si è spostato dalla Versilia alle spiagge di Antalya   è perché non c'è richiesta di visto tra Russia e Turchia. 
 
L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia.
Fëdor Dostoevskij