La strage di Amelia, in provincia di Terni, dove furono uccise, il 25 gennaio 1944, nella distruzione della scuola elementare delle Maestre Pie Venerini, tredici bambine, tre suore insegnanti, un operaio e la direttrice Iole Orsini. Responsabili: bombardieri alleati Royal Air Force - United States Air Force.
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Il corpo di una ragazza di Polino (Tr) sequestrata dai partigiani, ritrovato in una fossa comune
Nella foto il Comune di Polino (Tr) dove fu rapita la ragazza poi sparita nel nulla
Il 26 agosto 2004, una missione archeologica guidata dal Prof. Mario Polia, nella zona di Fuscello di Leonessa (Rieti), ritrovò quella che sembrò essere una fossa comune. A poca distanza da alcune rovine medioevali vennero rinvenuti frammenti ossei di indiscutibile appartenenza umana. Dopo aver smosso delle zolle di terra, fu riporta alla luce la parte inferiore di uno scheletro umano. Un’approssimativa datazione fece risalire i resti al periodo della seconda guerra mondiale. Il ritrovamento di più ossa fece pensare che in quella fossa fossero presenti i resti di almeno due persone. Infine, il rinvenimento di un proiettile all’interno di un muro crivellato da colpi sembrò dipingere una classica scena di esecuzione sommaria. Vennero allertati i Carabinieri e il tutto fu affidato alla Magistratura. Nessuno si sbilanciò nell’identificare il corpo - o i corpi - anche se, in quel vallone, nei primi mesi del 1944, avvennero episodi mai chiariti come la scomparsa del Comandante partigiano Mario Lupo, secondo alcuni ucciso dai comunisti a causa del suo moderatismo; la scomparsa di una ragazza sequestrata dai partigiani a Polino (Terni) e mai più ritrovata; l’uccisione di due combattenti della RSI i cui corpi scomparvero nel nulla.
Il famigerato campo di concentramento alleato "R. Civilian Internee Camp" di Collescipoli (Terni)
La struttura si suddivideva in tre campi di concentramentp per prigionieri. Il principale organizzato nello stabilimento SAIGA mentre i due satelliti furono ricavati uno dallo stabilimento SPEA e l'altro da un campo militare. Nel campo principale fu detenuta dal 2 maggio 1945 Donna Rachele Guidi moglie di Benito Mussolini con i figli Anna Maria e Romano Mussolini.
Nicoletta de Terlizzi, prigioneria nel "R. Civilian Internee Camp" di Collescipoli (Terni), venne uccisa il 29 agosto 1944, sotto gli occhi delle sue compagne allibite soltanto perché si era sdegnosamente rifiutata di andare a ballare con un soldato inglese. Un campo di concentramento dove accadevano spesso episodi di violenza contro i prigionieri, organizzato in una area industriale dismessa. "Per punizione un colonnello polacco amico degli inglesi che si era costruito un campo ostacoli per cavalcare, si divertiva con una lunga frusta da maneggio a far correre ai ragazzi italiani gli stessi ostacoli dei suoi cavalli" (Dalla lettera che la principessa Pignatelli scrisse verso la fine del 1949 a David Rousset).
Terni 13 giugno 1944: le truppe dell'Impero Inglese occupano la città
Il 13 giugno 1944 truppe dell'Impero Britannico entrarono in Terni, occupando la città, si trattava di militari provenienti dall'India, Il 3 settembre 1939, il vicere’ Lord Linlithgow “informo’” i leader politici indiani del Congresso e la popolazione tutta che essi erano ufficialmente entrati in guerra contro la Germania e più di due milioni di indiani furono fatti arruolare nell’esercito, provenienti anche dalle regioni meridionali e da altre zone remote che tradizionalmente non avevano mai fornito truppe. Cio’ comporto’ uno straordinario sacrificio economico oltreche’ umano. Il governo di Londra ha ordinato la requisizione di quasi tutto il riso e altri alimenti in Bengala per portarli in Medio Oriente e in Egitto, dove si trovava la parte delle truppe britanniche che a quel tempo cercavano di dmaggior ifendere il canale di Suez dell'esercito Italo-Tedesco. In poche settimane gli inglesi hanno giustiziato 2.500 persone e ne hanno detenute altre 66.000.Decine di migliaia di famiglie sono morte di fame nelle loro case. Altre persone preferivano uscire per strada e morire sulla strada pubblica alla luce di tutto il mondo. Poco a poco i villaggi e le città si sono riempite di cadaveri marci che nessuno raccoglieva, e malattie come il colera, il tifo o la dissenteria che si sono diffuse senza controllo portando via migliaia di vite. Il primo ministro Winston Churchill rispose in parlamento quando gli fu chiesto delle riserve alimentari del Bengala, secondo le teorie del suo consigliere scientifico Frederick Lindemann, affermando che gli indiani erano colpevoli della loro situazione per essere una razza debole che si era riprodotta in eccesso e che ora doveva pagare le conseguenze di ritrovarsi nella situazione di sovrappopolazione. Churchill non avrebbe mai ridotto le razioni dell'esercito britannico per alimentare il bengala, alla fine egli odiava gli indiani e non lo nascondeva, arrivando in una volta a dire la seguente frase:
"le peggiori persone del mondo dopo i tedeschi sono gli indiani". Oltre 5 milioni di Indiani morirono di fame.
Nel frattempo, nell'Agosto 1942 Gandhi aveva rivolto il suo ultimo appello al governo britannico per l'indipendenza dell'India col celebre discorso tenuto ad Agosto a Bombay: Quit India, Lasciate l'India, nel quale esortava gli Indiani a lottare per la libertà o a morire nel tentativo, elaborando allo scopo nuovi piani di lotta non violenta. Meno di 24 ore dopo, l'intera dirigenza del Congresso fu però incarcerata o messa al confino, dagli Inglesi fino alla fine del conflitto mondiale, mentre il movimento Quit India degenerava in violenze di ogni genere da parte della popolazione verso i simboli del dominio britannico, delle quali Gandhi fu ritenuto moralmente responsabile. D'altra parte Subhas Chandra Bose costitui’ lo Indian National Army, con oltre 40.000 volontari ed entrò in guerra contro gli Inglesi, mentre altri volontari indiani si arruolarono direttamente nell'esercito tedesco, dando vita alla Legione Waffen SS "India Libera" o "Indische Freiwilligen Legion der SS". Quindi la situazione di questi "liberatori" , provenienti da una Nazione occupata in lotta per l'indipendenza dagli Inglesi e costretti a combattere una guerra per loro, appare abbastanza paradossale. Ma tornando a Terni, nella giornata del 13 giugno 1944 nessuna formazione dei partigiani comunisti stalinisti della "Brigata Gramsci", tristemente famosa perchè si macchiò di numerosi omicidi, si trovava in città, arrivarono giorni dopo. Inizio così l'amministrazione della "Allied Military Governament of Occupied territory" , come chiaramente indicato dal distintivo sulla spalla sinistra dei militari di stanza in Italia, un distintivo rotondo con una "A" di colore bianco inscritta in una "O" di colore rosso, sono le iniziali delle due parole "Occupation Army", cioè Esercito di Occupazione. Venne aperto Il famigerato campo di concentramento "R. Civilian Internee Camp" di Collescipoli, dove
Nicoletta de Terlizzi, venne uccisa il 29 agosto 1944, sotto gli occhi delle sue compagne allibite soltanto perché si era sdegnosamente rifiutata di andare a ballare con un soldato inglese. Un campo di concentramento dove accadevano spesso episodi di violenza contro i prigionieri, organizzato in una area industriale dismessa. "Per punizione un colonnello polacco amico degli inglesi che si era costruito un campo ostacoli per cavalcare, si divertiva con una lunga frusta da maneggio a far correre ai ragazzi italiani gli stessi ostacoli dei suoi cavalli" come testimonia la lettera che la principessa Pignatelli scrisse verso la fine del 1949 a David Rousset. Mentre numerosi furono gli stupri e i tentativi di stupro che videro protagonisti i militari indiani, come risulta dai numerosi report (olre 5000 riguardano Terni) contenuti negli archivi che nel 2000 gli americani hanno versato in copia all'Italia. Dove risultano anche numerosi fatti di violenza come il pestaggio di Arturo Bianciardi medico delle acciaierie malmenato selvaggiamente nel settembre del 1944, di fronte alla famiglia, pestaggio che al malcapitato costò un occhio. Intanto alla fine della guerra la Gran Bretagna, ridotta in bancarotta dallo sforzo bellico, annunciò che avrebbe concesso tanto all'India quanto alle sue zone a maggioranza musulmana l'Indipendenza. Nel 1946 si verificarono a Calcutta disordini tali da portare a innumerevoli uccisioni, convincendo definitivamente la Lega Musulmana dell'impossibilità di mantenere ancora unito l'Hindustan storico. Cominciarono così i negoziati presieduti da Lord Mountbatten, ultimo Viceré del Raj britannico, con Nehru e Abul Kalam Azad per il Congress, con Muhammad Ali Jinnah per la Lega Musulmana, con Ambedkar per gli Intoccabili e con Master Tara Singh per la comunità Sikh, fra gli altri, ma dai quali Gandhi si tenne fermamente a distanza, non tollerando l'idea della divisione del Paese, che nel frattempo, come prevedibile, si stava lacerando in nuove feroci lotte tra Induisti e Musulmani.
Dopo poco più di sei mesi, la dichiarazione d'indipendenza dell'India vide così non solo la contemporanea nascita del Pakistan, che comprendeva due delle aree a maggioranza islamica all'Ovest e all'Est del Paese (odierni Pakistan e Bangladesh) definite e separate dai Britannici piuttosto grossolanamente in sole 5 settimane secondo la cosiddetta Radcliff Line , ma anche gli inauditi orrori che seguirono a quella Partition, i cui dettagli geografici vennero annunciati con precisione solo a indipendenza ottenuta, causando così un numero imprecisato - tra i 500.000 e il milione - di morti durante i disordini che accompagnarono uno dei più grandi esodi della storia: 11 - 15 milioni di Indiani, Induisti, Sikh e Musulmani, dovettero infatti abbandonare dall'oggi al domani e quasi sempre contro la propria volontà le loro case, terre e averi, per rifugiarsi nel loro nuovo Stato di pertinenza tra vendette, aggressioni e spaventosi eccidi incrociati, la cui memoria avvelenò per decenni e fino a oggi le relazioni tra le due nascenti nazioni.
Gian Franco Ciaurro: LA CADUTA
La più grande operazione di lobbyng che abbia mai investito la città, l'intreccio oscuro tra politica ed affari, sfrenate ambizioni e inceneritori dietro "LA CADUTA" dell' unico uomo che era riuscito a garantire l'alternanza nel governo di Terni. Gian Franco Ciaurro " LA CADUTA". In uscita in primavera.
Terni, il sindaco Ciaurro litiga con il Polo e lascia
----------------------------------------------------------------- CRISI Terni, il sindaco Ciaurro litiga con il Polo e lascia Il comune di Terni verso le elezioni. Il sindaco, Gianfranco Ciaurro (che e' anche coordinatore regionale di Forza Italia) ha ieri presentato ufficialmente le dimissioni dopo che i partiti del centrodestra che lo sostenevano (Forza Italia, An, Ccd, Partito socialista dell' Umbria) avevano duramente criticato il suo operato, rilevando "il persistere di atteggiamenti unilaterali che precludono ogni possibilita' di rapporto e collaborazione". Eletto nel maggio di due anni fa, Ciaurro ha gia' presentato due volte le dimissioni, poi ritirate. Nella lettera inviata ieri al presidente del consiglio comunale, ha scritto di essere favorevole ad "un ricorso alle urne". Ad esprimergli solidarieta' , tra i primi, Silvio Berlusconi.
Pagina 11
(7 febbraio 1999) - Corriere della Sera
----------------------------------------------------------------- CRISI Terni, il sindaco Ciaurro litiga con il Polo e lascia Il comune di Terni verso le elezioni. Il sindaco, Gianfranco Ciaurro (che e' anche coordinatore regionale di Forza Italia) ha ieri presentato ufficialmente le dimissioni dopo che i partiti del centrodestra che lo sostenevano (Forza Italia, An, Ccd, Partito socialista dell' Umbria) avevano duramente criticato il suo operato, rilevando "il persistere di atteggiamenti unilaterali che precludono ogni possibilita' di rapporto e collaborazione". Eletto nel maggio di due anni fa, Ciaurro ha gia' presentato due volte le dimissioni, poi ritirate. Nella lettera inviata ieri al presidente del consiglio comunale, ha scritto di essere favorevole ad "un ricorso alle urne". Ad esprimergli solidarieta' , tra i primi, Silvio Berlusconi.
Pagina 11
(7 febbraio 1999) - Corriere della Sera
Terni: La Casa del Combattente obbedisce alla legge dell'Amore
La Società Terni per l'Industria e l' Elettricità, con atto del 17 gennaio del 1938 a rogito del Notaio Federici, donò alla Federazione Provinciale dei Combattenti di Terni un terreno seminativo al Vocabolo Fiori di 747,90 mq. La donazione fu fatta e accettata alla espressa condizione che il terreno venisse adibito unicamente per la costruzione della Casa del Combattente e del Mutilato. La Federazione Combattenti di Terni e la sezione dell'Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra di Terni costruirono a proprie spese la Casa del Combattente. Il 4 giugno del 1940 nel gabinetto del Presidente della Provincia di Terni si dettero appuntamento, di fronte al notaio Ernesto Talamanca, il professor Ascanio Marchini in qualita' di Presidente della Federazione provinciale combattenti di Terni e il marchese Mario Chiavari nella sua qualità di presidente dell'Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra. Le due associazioni erano pervenute nella determinazione di ripartire tra loro la proprietà e quindi l'uso dell'immobile. Infatti sebbene l'intestazione del terreno donato sia stata eseguita a favore della Federazione Combattenti, che ha accettato la donazione, la proprietà dell'immobile costruito è comune alle due associazioni.
La decisione fu preceduta da una delibera del Direttorio della Associazione Nazionale Combattenti, il presidente nazionale Amilcare Rossi scriveva nella delega al Marchini:
" concedo al prefato procuratore ogni più ampia facoltà, nessuna esclusa ed eccettuata fino al buon esito dell' incarico fin da ora avendo rato il di lui operato". Mentre il presidente dell'Anmig aveva la delega del Commissario del Governo dell'Associazione Nazionale Carlo Delcroix.
Galleria fotografica La Casa del Combattente 2013
Ingresso |
ingresso |
facciata laterale |
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interno |
il retro |
le scalinate |
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Terni: le universitarie a Perugia con lo spray antiaggressione in tasca
Può apparire strano ma uno degli oggetti di cui i genitori ternani dotano le proprie figlie che frequentano o si apprestano a frequentare l'Università a Perugia è lo spray antiaggressione.
La decisione è motivata dalla frequenza di casi di molestie e di stupro avvenuti nel capoluogo regionale umbro. La vendita è legale solo per quelle bombolette che rispondono alle caratteristiche fissate dal Decreto Ministeriale n. 103 del 12 maggio 2011. Tale provvedimento ha stabilito gli standard tecnici affinché tali strumenti non arrechino offesa permanente alle persone. Se tali regole non vengono rispettate, gli spray di autodifesa sono considerati comuni armi da sparo e il loro impiego, anche se per scopi di autodifesa, può implicare, a seconda della pericolosità del materiale in essi contenuto, un grave reato penale o una semplice sanzione amministrativa .
Innanzitutto essi devono nebulizzare solo una miscela a base di Oleoresin Capsicum (OC), sostanza derivata dal peperoncino di Cayenna.
Ogni confezione non può contenere una miscela superiore a 20 ml. (si deve trattare quindi di piccole dosi) e la percentuale di OC non può essere superiore al 10%, con una concentrazione massima pari al 2,5%.
La miscela erogata dal prodotto non deve contenere sostanze infiammabili, corrosive, tossiche, cancerogene o aggressivi chimici.
Ogni bomboletta deve essere sigillata all’atto della vendita e munita di un sistema di sicurezza contro l’attivazione accidentale.
Lo spray può avere una gittata massima non superiore a tre metri.
Sulle bombolette devono essere rispettati alcuni requisiti di etichettatura (denominazione della ditta produttrice, istruzioni per l’uso, l’indicazione che l’utilizzo è consentito solo per sottrarsi a una minaccia o una aggressione che ponga in pericolo l’incolumità).
Lo spray antiaggressione si può trovare ovunque. Su internet, nei negozi soft air, nelle armerie, nei negozi di videosorveglianza, perfino nei supermercati e nelle farmacie (a Terni: Delta Force in via Montanara 47). La vendita, infatti, è libera, ma solo Solo chi abbia compiuto almeno 16 anni può acquistarlo. È vietato vendere il prodotto ai minori di tale età. Lo spray antiaggressione è efficace, può immobilizzare l’uomo per circa 20 minuti. Tuttavia, esso non è in grado di causare lesioni permanenti.
Terni generosa di Sangue alla Patria
Un ufficiale imberbe, gentile e ardito come doveva esser GOFFREDO MAMELI, si avanzò e in silenzio mi offerse due fiori e una foglia: una foglia verde, un fiore bianco, un fiore rosso. Mai gesto ebbe più di grazia, più di semplice grandezza. Il cuore mi balzò di gioia e di gratitudine. Io serberò quei fiori, come il più prezioso dei pegni. Li serberò per me e per voi, per la poesia e per il popolo d'Italia. Verde, bianca e rosso! Triplice splendore della primavera nostra!
Gabriele D'Annunzio
La sezione di Terni del Nastro Azzurro all'adunata nazionale di Roma 28 ottobre 1932 |
4 Novembre 1918 Bollettino della Vittoria
l'omaggio ai Caduti in piazza Tacito |
Ianva di Nuovo in Armi
Terni piazza Tacito
Soldato Ignoto Ultima Frontiera
25 5 1936 gli Arditi di Terni alla Passeggiata |
Avanti Ardito
gli Arditi alla Passeggiata
Laude dell'Eroismo Ardito
La Giornata del Gelso 19 3 1933 |
La Giornata del Gelso 19 3 1933 |
La Giornata del Gelso |
Prima Guardia d'Onore Centuria 4 novembre 1933 |
Guardia D' Onore 4 Novembre 1934 |
Liceo Classico 5 dicembre 1937 i Marinai |
"La Ritirata"- Tommaso Mario - Inno della Marina Militare
Marmore 28 Ottobre 1932 |
Marmore 28 Ottobre 1932 |
Marmore 28 Ottobre 1932 |
Morrano -Orvieto Lapide in Onore ai Caduti della Grande Guerra |
Inno di Garibaldi
Terni piazza Tacito |
Elia Rossi Passavanti M.O.V.M.
Principe Eugenio Inno Arma di Cavalleria Fanfara Brigata Pozzuolo del Friuli
Piazza Tacito l'Omaggio ai Caduti dei Combattenti e dei Mutilati |
Il Volo su Vienna La Serenissima
Terni piazza Tacito Monumento ai Caduti |
Piazza del Popolo Terni |
Ianva Muri d'Assenzio
Narni PNF Raduno 24 MAGGIO 1934 |
Associazione Nazionale Combattenti sezione di Santa Agnese |
La Principessa Giovanna 22 giugno 1948 Trigoria |
Santa Barbara 1938 |
4 Novembre 1935 |
I Combattenti e i Mutilati al Monumento ai Caduti |
Terni piazza del Popolo visita del Duce 14 novembre 1938
Beniamino Gigli Giovinezza
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Terni piazza del Popolo vsita del Duce 14 novembre 1938
Colonia marina |
Terni Guardia D'Onore ai Caduti |
Terni Chiesa di San Francesco |
i Patrioti si stringono intorno al Monumento ai Caduti |
Terni la sfilata dei Combattenti e Mutilati di Guerra in via Garibaldi |
Terni piazza Tacito lo schieramento in Omaggio ai Caduti |
La Fabbrica D'Armi |
Chiesa di San Francesco |
Schieramento Combattenti e Mutilati visita del Duce 14 Novembre 1938 |
Guardia D' Onore 4 Novembre 1934 |
Stroncone Santuario di San Francesco |
Stroncone 24 Maggio 1932 |
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Terni
Onore a tutti i Caduti - Soldato Austriaco della Grande Guerra
Le foto a documento del servizio hanno valore storico e culturale, sono di proprietà privata, qualsiasi utilizzo non approvato è punibile ai sensi della legge italiana.
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