Il governo ungherese ha deciso di estendere la sua campagna di affissioni anti-immigrazione verso i paesi di origine dei migranti, tra cui la Siria e l'Afghanistan. I poster ungheresi tenteranno di convincere i potenziali migranti che la recinzione di confine costruita sulla frontiera con la Serbia ha di fatto reso inutile un viaggio per raggiungere l' Europa occidentale lungo questo percorso. In base a quanto riportato dal portale d'informazione index.hu, la campagna, volta a diminuire la pressione migratoria e difendersi dagli immigrati clandestini che arrivano in Europa attraverso l'Ungheria, verrà lanciata anche in Afghanistan e in Siria ( o forse il lato turco del confine con la Siria), nel mese di settembre. Secondo l'articolo del sito, gli annunci potranno anche lanciare il messaggio che il governo ungherese è poco accogliente verso i clandestini che arrivano nel paese.
Dopo aver esaminato le possibilità di pubblicità nei paesi dilaniati dalla guerra e nelle zone di conflitto, gli Ungheresi sono giunti alla conclusione che solo molto piccoli gruppi possano essere raggiunti attraverso Internet e i social media, e ha optato piuttosto per una campagna d'informazione negli spazi pubblici e nei giornali . Ai sensi della decisione, i manifesti saranno installati nel mese di settembre, parallelamente al completamento della recinzione temporanea sul confine ungherese con la Serbia, in diverse lingue e dialetti locali.
La campagna anti-immigrazione clandestina di affissioni del governo è in corso all'interno del paese dal mese di maggio.