"Amo tre cose, dico allora.
Amo il sogno d’amore che ebbi una volta, amo te e amo quest’angolo di terra.
E cosa ami di più?
Il sogno”.
Knut Hamsun, “Pan”, capitolo XXVI
Terni ha a che fare con un grande numero di questioni ambientali, un elenco di emergenze può essere così riassunto:
Scarsa qualità dell’aria, alti volumi di traffico e congestione, elevati livelli di rumore ambientale, i cambiamenti climatici e la correlata necessità di adattamento, la produzione di grandi volumi di rifiuti e di acque reflue, ambienti costruiti ormai in condizioni di degrado, urban sprawl ovvero espansione irregolare e incontrollata, scarsità di aree per lo sport e per il gioco, bassa qualità di aree verdi, presenza di ternovalorizzatori (sic), basso livello di raccolta differenziata.
Scarsa qualità dell’aria, alti volumi di traffico e congestione, elevati livelli di rumore ambientale, i cambiamenti climatici e la correlata necessità di adattamento, la produzione di grandi volumi di rifiuti e di acque reflue, ambienti costruiti ormai in condizioni di degrado, urban sprawl ovvero espansione irregolare e incontrollata, scarsità di aree per lo sport e per il gioco, bassa qualità di aree verdi, presenza di ternovalorizzatori (sic), basso livello di raccolta differenziata.
Tutte queste questioni costituiscono
vere e proprie sfide ambientali e hanno come conseguenza impatti
significativi sulla qualità della vita e sulle performance economiche
della città. Tra di esse quella del verde urbano, che non si può
considerare più esclusivamente come elemento estetico ed ecologico delle
nostre città, ma come un vero e proprio servizio al cittadino.
L’ecosistema naturale, costituito dagli spazi verdi urbani e dagli spazi
agronaturali che la città ha incorporato nella propria frangia
periurbana, è un capitale prezioso che la città costruita incorpora in
sé stessa; una buona gestione ambientale della città non può trascurare
questo patrimonio e soprattutto non può prescindere dalla sua natura di
ecosistema, cioè di entità vivente, costituita di parti interdipendenti,
di cui la città ha bisogno per assicurare ai suoi abitanti uno standard
di vita salubre. Lo
ammetto non sono a conoscenza se esista in Umbria, come nelle Regioni più avanzate, un “Progetto Parchi
Urbani” che preveda attività di supporto ai Comuni e di collaborazione
per favorire la conservazione, il miglioramento e la valorizzazione del
patrimonio arboreo (verde urbano) racchiuso
nei parchi esistenti e dei servizi ecosistemici associati. Come non so se i nostri amministratori siano al corrente che esistono progetti dell'Unione Europea destinati proprio ai parchi urbani. Ma cosa
s’intende per Parco Urbano? Un area costituita da un corpo unico
destinata a verde pubblico ad alto contenuto arboreo con valore
ambientale, paesaggistico o d’importanza strategica per l’equilibrio
ecologico delle aree urbanizzate, contenente un insieme di spazi
destinati per le attività ricreative, culturali, sportive e del tempo
libero, funzionalmente integrate in un tessuto verde unitario e
continuo. Un luogo di natura con funzioni ricreative e sociali in cui
sia facile riconoscerne il senso e l’identità locale, metafora della
natura e della leggibilità dell’ ambiente, come spazio destinato a
soddisfare i bisogni e le necessità ( fisiche, psicologiche e
culturali) degli abitanti della città, relativamente alle loro
aspettative ecosistemiche . Spazio etico, ambito di reciproche e
vantaggiose corrispondenze e relazioni tra luoghi, persone, memorie,
valori globali e locali, funzioni diverse, politiche dello spazio
pubblico, idee di natura e di ambiente. Spazio estetico, cioè ambito di
produzione di esperienza estetica nella natura e della natura in un
ambiente reale e oggetto di valutazione estetica. Questo a margine della pochezza del dibattito assurto in città sul suo patrimonio arboreo in particolare sulla situazione della "Passeggiata".
Dossier "Terni devastata" Volume 7
Dossier "Terni devastata" Volume 7