“Forum dell’indipendenza italiana. Un movimento per l’Italia”. Si ritroveranno ad Orvieto, presso il Palazzo del Capitano del Popolo, luogo storico degli incontri della Destra sociale, il 29 e 30 luglio, le numerosissime sigle che Gianni Alemanno ha coinvolto in un progetto che potrebbe assomigliare alla creazione di un nuovo partito.
In un invito, che in questo momento sta raggiungendo migliaia di Italiani, i promotori spiegano e definiscono la loro iniziativa:
"Ripartiamo da qui, con un nuovo, grande appuntamento: IL FORUM
DELL'INDIPENDENZA ITALIANA sollecitato e promosso da 31 associazioni e movimenti che si sono riuniti attorno al Comitato Fermare la Guerra, con la speranza di costruire un MOVIMENTO PER L'ITALIA.
Perché?
Perché emerge la domanda di un nuovo movimento politico e metapolitico che
ascolti i bisogni degli Italiani e difenda veramente i nostri interessi nazionali.
Vogliamo provare a costruirlo con chiunque intenda affrontare seriamente i problemi reali della nostra gente, guardando avanti e cominciando con noi lo stesso
cammino, a prescindere dalla sua provenienza politica e culturale.
Per troppo tempo l'Italia ha subito imposizioni esterne alla nostra democrazia e quindi contrarie alla sua indipendenza. Ci siamo adeguati alle direttive geopolitiche del deep state americano, che ci ha
portato in una globalizzazione senza regole e in un ordine mondiale fondato sulle
aggressioni economiche e militari.
Abbiamo accettato i vincoli economici dell’Unione europea, che con l’austerità e il
iper-liberismo ha impedito lo sviluppo dell’Italia, ha privato i nostri figli del lavoro, ha
tolto alle nostre famiglie la speranza di una vita migliore.
Stiamo diventando poveri.
Con la fine dei governi tecnici e l’avvento del governo Meloni speravamo che tutto
questo fosse finito e si aprisse una nuova epoca in cui fosse possibile difendere gli
interessi del nostro popolo da quei “poteri forti” che hanno costretto l’Italia a
rimanere una Colonia.
Purtroppo con la guerra in Ucraina abbiamo dovuto constatare che ancora le cose
non sono cambiate.
Ancora una volta abbiamo sacrificato i nostri interessi nazionali alle imposizioni
euro-atlantiche: abbiamo accettato di entrare in una guerra, contro il dettato Costituzione e ignorando gli appelli di Papa Francesco. Con le sanzioni alla Russia
vediamo crollare il nostro sistema economico e industriale, mentre rischiamo ogni
giorno un conflitto nucleare nel cuore dell’Europa.
Continuiamo a chiudere gli occhi di fronte all'avvento di un mondo multipolare, in
cui i popoli possono ritrovare la loro libertà e le grandi civiltà il proprio ruolo.
Non basta: dobbiamo subire lo scardinamento di tutti i valori umani e comunitari in
nome del liberismo, la dittatura sanitaria e tecnocratica che attacca le nostre libertÃ
fondamentali, l’invasione degli immigrati e l’emigrazione degli Italiani, l’aumento dei
tassi della BCE e l’inasprimento dei vincoli economici europei, la distruzione delle
bellezze della nostra Patria, la transizione green che abbatte il valore delle nostre
case e delle nostre auto, una confusa autonomia differenziata che rischia di
dividere ancora di più la nostra Nazione.
Per questo c’è bisogno di UN MOVIMENTO PER L’ITALIA.
Vogliamo far sentire la nostra voce, vogliamo lanciare un grande appello rivolto a
tutti, al di là delle etichette politiche e delle vecchie appartenenze.
Se avremo un’ampia e seria risposta, siamo pronti ad organizzarci in un movimento
politico e metapolitico, che sia pungolo della politica ufficiale.
Per questo nel Forum per l’Indipendenza italiana ci confronteremo con tutti, anche
con chi non la pensa come noi, per cercare la strada giusta PER RIGENERARE LA
POLITICA E PER SALVARE L’ITALIA".