Maceo Carloni: vita bella di un Patriota


Maceo Carloni nasce a Terni il 4 Aprile 1899. Di formazione mazziniana, in gioventù militante socialista, nel 1919, durante la leva di mare a bordo della R.N. Andrea Doria raggiunge Sebastopoli. L'impatto con l'URSS lo turba: il clima di repressione e miseria che regna nella città sul Mar Nero lo spinge su posizioni molto critiche nei confronti del comunismo.

Convinto di aver trovato nel sindacalismo fascista un mezzo per realizzare le istanze di rinnovamento e di progresso del mondo del lavoro, nel 1922 è esponente del Sindacato fascista dei lavoratori dell’industria; aderirà al PNF solo nel 1932, stesso anno dell'anarchico e fondatore de L'Universale Berto Ricci.
Carloni si batte anche per garantire tutela occupazionale ad ex detenuti e disabili; negli anni della crisi del 1929 si oppone all'avvicinamento tra il Regime e la grande industria.
Il periodo della guerra civile e l'omicidio
Carloni non aderisce al Partito Fascista Repubblicano. Mantiene tuttavia un ruolo di primo piano nelle Acciaierie di Terni, essendo Commissario di Fabbrica della TERNI-Acciai. Commissario poiché, nel 1944, Terni fu una delle prime città nella quale videro prima implementazione i dettami della socializzazione.
Nel corso del Ventennio Carloni si era occupato del reinserimento di ex confinati antifascisti nel mercato del lavoro. Il sindacalista fu prelevato e brutalmente assassinato nella notte del 4 Maggio 1944 da uomini della Brigata garibaldina 'Antonio Gramsci'. Gli autori dell'omicidio godranno dei benefici dell'amnistia Togliatti.


Per approfondire
Centro Studi Storici Terni 

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