"Eroi" Inglesi al servizio di Sua Maesta' Britannica: Reginald Edward Harry Dyer

Il Massacro di Amritsar o anche massacro di Jalianwalla Bagh è il nome che indica un episodio avvenuto il 13 aprile 1919 ad Amritsar, principale città dello stato indiano del Punjab, allora parte dell'India e quindi dell'Impero Britannico. Il generale Reginald Dyer ordinò alle sue truppe, in parte britanniche e in parte Gurkha di aprire il fuoco sulla folla che assisteva ad un comizio in un'angusta piazzetta della città, causando più di 1500 tra morti e feriti. Il 18 marzo 1919 nell'intero subcontinente vi furono proteste e manifestazioni di massa guidate dal Partito del Congresso contro il Rowlatt Act, legge che consentiva incarcerazioni arbitrarie di dissidenti senza alcun processo. Il 13 aprile migliaia di indiani si trovarono al Jalianwalla Bagh nel cuore della città di Amritsar. L'occasione era la festività Sikh di Baisakhi in cui è tradizione festeggiare l'arrivo della primavera ritrovandosi in comunità. Il raduno sfidava l'articolo della legge marziale che proibiva le riunioni di cinque o più persone in città. Il luogo del ritrovo, il Jalianwalla Bagh era un parco circondato su tutti i lati da mura di mattoni e con una sola stretta apertura per l'accesso e l'uscita. Le truppe inglesi e i gurkha marciarono sino al parco accompagnati da un mezzo blindato su cui erano montate mitragliatrici che però rimase fuori dato che non era in grado di passare nello stretto ingresso. I soldati erano guidati dal generale Reginald Dyer che, senza sparare alcun colpo di avvertimento affinché la folla si disperdesse, ordinò ai suoi uomini di aprire il fuoco. Dato che non esistevano nel parco altre uscite oltre a quella già ingombrata dai soldati, la gente tentò disperatamente di scappare arrampicandosi sui muri e alcuni si gettarono in un pozzo per sfuggire ai proiettili. Il tiro continuò sino all'esaurimento delle munizioni, in pochi minuti vi furono "almeno 379 morti e oltre 1200 feriti"; le truppe si ritirarono senza fornire alcuna assistenza medica ai feriti. Ci saranno in totale 1516 tra morti e feriti con 1650 proiettili sparati.

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